Nervo misto sensitivo-motorio. L’origine della branca effettrice motoria ha sede a livello del tegmento pontino; tali fibre assumono un decorso ventrale per poi emergere in corrispondenza della superficie ventrale del ponte, donde emerge pure la radice sensitiva. Tale radice motoria è inclusa nella branca mandibolare del nervo e innerva i muscoli masticatori (muscoli temporale, massetere, pterigoideo esterno e interno), quindi le lesioni a suo carico comportano atrofia e ipostenia di tali muscoli. Questo quadro clinico di deficit motorio periferico in genere include una minore validità del serramento della mandibola in sede omolaterale alla lesione, deviazione di quest’ultima a bocca aperta e positività del riflesso masseterino (normalmente non evocabile negli individui sani) se il deficit è centrale.La componente sensitiva del V paio di n. cranici si diparte dal ganglio semilunare del Gasser (presso la rocca petrosa, lateralmente alla carotide interna e dietro al seno cavernoso). Tali fibre sensitive si dividono in 3 branche (oftalmica, mascellare e mandibolare) e raccolgono la sensibilità della faccia, della parte anteriore dello scalpo, degli occhi e dei due terzi anteriori della lingua. I prolungamenti centripeti del primo neurone sensitivo dal ganglio del Gasser penetrano nella formazione pontina e qui le afferenze che conducono la sensibilità tattile e propriocettiva raggiungono il nucleo principale pontino, decussano nell’antimero controlaterale e, come lemnisco trigeminale, si portano al talamo. I fasci che invece conducono la sensibilità termica e dolorifica dirigono caudalmente, terminando nel nucleo spinale del trigemino dove ha sede il primo neurone sensitivo; di qui i suoi prolungamenti centripeti, dopo avere incrociato la linea mediana, ascendono lungo il tronco encefalico come fascio quinto-talamico. Questa separazione anatomica delle fibre sensitive del quinto giustifica l’evenienza clinica di anestesie dissociate trigeminali che si possono soprattutto riscontrare in caso di siringobulbia o di vasculopatia cerebrale ischemica da occlusione dell’arteria cerebellare postero-inferiore (vedi
Wallenberg, s. di).Queste strutture anatomiche possono poi essere non infrequentemente sede di comparsa di placche di demielinizzazione, con conseguenti manifestazioni parestesiche transitorie e unilaterali al viso.Un’anestesia trigeminale completa deriva in genere da una localizzazione neoplastica al ganglio e alla radice sensitiva; talvolta, la comparsa di una graduale anestesia è preceduta una sintomatologia algica e/o parestesica. Tale neuropatia sensitiva trigeminale tende comunque ad avere un decorso benigno. Possibile è l’interessamento del ganglio nel corso di infezione da herpes zoster, talvolta esitante in una nevralgia post-erpetica.Nella nevralgia trigeminale (vedi
Trigemino, nevralgia del), il reperto clinico è ridotto a una violenta, accessuale e parossistica sintomatologia algica nel territorio del trigemino; il periodo intervallare, completamente libero da sintomi, può durare mesi o anni e a ogni scarica dolorosa può associarsi uno spasmo facciale (tic douloureux).