(dal greco trixw = digrigno i denti)Con questo termine si indica un serramento intenso dei mascellari per contrattura spasmo-tonica dei muscoli masticatori, con difficoltà ad aprire la bocca (mascelle bloccate), quadro sintomatico del tetano. Può anche verificarsi come manifestazione di idiosincrasia nei pazienti trattati con fenotiazine; manifestazioni più lievi possono associarsi a disturbi del faringe, dell’articolazione temporo-mandibolare, dei denti e delle gengive.Il trisma è la manifestazione più comune del tetano ed è responsabile del nome comunemente dato nel mondo anglosassone alla malattia, lockjaw (letteralmente “blocca-mandibola”). Lo spasmo persistente dei muscoli facciali è responsabile della caratteristica espressione denominata risus sardonicus.Le cause possono essere generali (oltre al tetano, anche meningite acuta, avvelenamento da stricnina, isterismo) o locali (tonsillite, parotite, osteite mandibolare, miosite del massetere o del temporale, frattura del condilo o della coronoide, artrite temporo-mandibolare, ecc.).Dal punto di vista sintomatologico, il trisma causa una forte dolorabilità, ma contrariamente all’anchilosi può essere vinta con la forza o con impacchi caldi, oppure ancora in narcosi. La cura deve essere rivolta alla causa del trisma poiché quest’ultimo è un sintomo, non una malattia. Nel caso di trisma dovuto a cause isteriche, basta stimolare il riflesso del vomito, titillando l’ugola, perché il paziente reagisca aprendo la bocca.