Obnubilamento o perdita della coscienza
della durata di 2-15 secondi, accompagnata da una scarica epilettica generalizzata
all’EEG. Rappresenta il segno
principale del “piccolo male”, ovvero, nella definizione più moderna, dell’epilessia
generalizzata primaria tipo, per l’appunto, assenza. Durante la crisi il volto è
inespressivo (“incantato”) e possono esservi piccole mioclonie palpebrali. È detta
semplice se non vi sono altri segni (cadute o convulsioni) o, in caso
contrario, complessa. L’aspetto EEG classico è quello dei complessi punte
onda bilaterali, sincroni e simmetrici a 3 Hz. Se il tracciato EEG non è così
tipico, si parla di assenza atipica (tale, quindi, per il quadro EEG e
non per quello clinico)Se le assenze si susseguono senza soluzione di
continuità, si può avere un quadro di stato di assenza (o “di
piccolo male”), caratterizzato da una condizione clinica che va da lievi alterazioni
della coscienza al torpore o allo stupore, accompagnati da movimenti periorbitali
con rapidi ammiccamenti in fasi e scosse miocloniche. Di solito avviene in pazienti
con storia di crisi generalizzate tipo assenza sotto i 20 anni, ma può insorgere
improvvisamente anche in età più avanzata. Può essere indotto dall’assunzione
congiunta di clonazepam con acido valproico o carbamazepina.

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