È un farmaco antidepressivo che appartiene alla classe dei triciclici (TCA).I principali meccanismi di azione del farmaco sono rappresentati dall’inibizione della ricaptazione della serotonina (5-HT) e della noradrenalina (NA). In cronico, la clomipramina induce una down-regulation dei recettori adrenergici di tipo b e a2 e dei recettori serotoninergici di tipo 5-HT2. Mentre la clomipramina dimostra una potente e prevalente attività serotoninergica, il suo principale metabolita attivo demetilato, la desmetilclomipramina, inibisce selettivamente la ricaptazione della NA. La clomipramina possiede inoltre un’elevata affinità per i recettori alfa-adrenergici, istaminici e muscarinici.L’emivita plasmatica, dopo somministrazione orale, varia tra 17 e 28 ore.La clomipramina è impiegata nella terapia di varie forme di depressione, nel disturbo ossessivo-compulsivo, nel disturbo da attacchi di panico, nei disturbi fobici, negli stati dolorosi cronici.Effetti collaterali. Ipotensione ortostatica (da blocco a-adrenergico); effetti anticolinergici (da blocco muscarinico); incremento ponderale e sedazione (da blocco istaminergico); effetti cardiotossici (ritardo di conduzione, turbe del ritmo, ecc.).Controindicazioni. Ipersensibilità individuale al farmaco o ad altri antidepressivi triciclici appartenenti al gruppo delle dibenzodiazepine, glaucoma ad angolo chiuso, ipertrofia prostatica, gravidanza e allattamento, periodo di recupero postinfartuale, blocco cardiaco di qualunque grado, aritmie cardiache, mania, gravi malattie epatiche, ritenzione urinaria, età inferiore a 12 anni.L’associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela per evitare effetti collaterali. Può diminuire o abolire l’effetto antipertensivo dei bloccanti dei neuroni adrenergici, come la guanetidina, e di metildopa e reserpina (se necessario, si dovrebbero impiegare farmaci antipertensivi di altro tipo). Se deve essere impiegato dopo un trattamento con un farmaco IMAO, deve trascorrere un intervallo di almeno 14 giorni, altrimenti possono verificarsi gravi interazioni (ad es., crisi ipertensive, iperpiressia, spasticità, convulsioni, coma). Può potenziare gli effetti cardiovascolari dell’adrenalina o della noradrenalina, nonché l’attività di farmaci depressori del SNC e degli agenti anticolinergici. Può aumentare la secrezione di prolattina.La terapia deve essere assunta soltanto sotto attento controllo medico. Particolare cautela in presenza di insufficienza cardiaca o circolatoria, disturbi della conduzione cardiaca, soggetti con crisi convulsive, nei nefropatici ed epatopatici gravi e negli ipertiroidei. Prima di iniziare la terapia è opportuno controllare la pressione arteriosa del paziente, poiché i soggetti ipotesi o con instabilità del sistema circolatorio possono presentare ipotensione ortostatica. È opportuno eseguire controlli della crasi ematica durante la terapia, specialmente se il soggetto manifesta febbre, sindrome influenzale o mal di gola. In caso di reazioni cutanee allergiche è opportuno sospendere la terapia. L’uso concomitante di bevande alcoliche dovrebbe essere evitato. Può alterare le capacità di reazione.

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