Forma di e. idiopatica genetica infantile, caratterizzata da crisi notturne generalizzate di probabile origine focale, crisi parziali diurne originantisi dall’area rolandica inferiore e un quadro EEG costituito da un focolaio di punte centro-mediotemporali. L’età di esordio è tra i 3 e i 13 anni e i soggetti affetti non mostrano deficit intellettivi e/o neurologici. È detta rolandica a causa dell’aspetto caratteristico delle crisi coinvolgenti la regione circostante la porzione inferiore della circonvoluzione centrale di Rolando. Esse sono infatti caratterizzate sequenzialmente da: (1) stimolazione somatosensoriale della cavità orobuccale; (2) arresto della parola; (3) preservazione dello stato di coscienza; (4) scialorrea; (5) crisi toniche o tonico-cloniche dei muscoli mimici. Le crisi notturne frequentemente generalizzano.La trasmissione genetica di questa condizione sarebbe di tipo autosomico dominante, con una penetranza età-dipendente.La guarigione rappresenta la regola, per cui la maggioranza degli autori non consiglia alcuna terapia. Tuttavia, se le crisi si ripetono può essere somministrato fenobarbital, carbamazepina o acido valproico (vedi
Valproico, acido).

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