I processi occupanti spazio all’interno del parenchima cerebrale, poiché quest’ultimo è posto all’interno di una struttura rigida e inestensibile ed è “compartimentato” da strutture durali relativamente rigide (falce cerebrale e tentorio del cervelletto), esercitano una pressione che non si distribuisce uniformemente a tutto l’encefalo. La conseguenza di una tale configurazione è lo spostamento di parenchima cerebrale da compartimenti a maggiore pressione a compartimenti a pressione minore (erniazioni).I tipi più noti di ernia cerebrale sono la subfalciale, l’ernia del lobo temporale attraverso il tentorium e l’ernia cerebellare attraverso il grande forame occipitale; decisamente meno frequenti sono le ernie cerebello-tentoriali, diencefalica attraverso la sella turcica e fronto-orbitaria nella fossa cranica media.L’ernia subfalciale dipende da uno spostamento del giro del cingolo al di sotto della falce: è piuttosto frequente, ma può rimanere per molto tempo clinicamente muta. L’ernia del lobo temporale (più spesso dell’uncus del temporale) è più frequente e clinicamente rilevante; l’uncus viene sospinto verso il margine libero del tentorio cerebellare, dislocando controlateralmente il mesencefalo e il subtalamo contro il margine libero opposto dell’apertura tentoriale. In tal modo, il tentorium comprime il peduncolo cerebrale controlaterale, determinando un’emiparesi omolaterale alla lesione (“emiparesi da tumore”, spesso causa di errori di localizzazione); a tale varietà di ernia si associa poi, in genere, un deficit del terzo paio di nervi cranici omolaterale e, talvolta un idrocefalo occlusivo per compressione dell’acquedotto del Silvio. L’erniazione del cervelletto attraverso il foramen magnum consiste in una dislocazione degli emisferi cerebellari (soprattutto della tonsilla) attraverso il grande forame occipitale (ernia downward) che produce un risentimento principalmente del midollo allungato. Si associa spesso a tumori della fossa cranica posteriore. L’incuneamento delle amigdale cerebellari può essere simmetrico o asimmetrico, provocando comunque un idrocefalo interno. L’ernia cerebellare può, infine, provocare gravi lesioni del bulbo con esito letale.

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