Edema (non infiammatorio e di solito bilaterale) della papilla ottica (vedi
Nervo ottico), detta anche disco ottico. Il termine papilledema va riservato, sensu stricto, al rigonfiamento della papilla causato dall’elevazione della pressione intracranica del liquor cerebrospinale. L’effetto meccanico dell’aumentata pressione endocranica, seguita dall’aumento della pressione degli spazi subaracnoidei perineurali, causa un blocco parziale del flusso assoplasmatico lento (ortodromico), con eccesso di accumulo di assoplasma e organelli e aumento finale del volume del tessuto a livello della testa del nervo. Il processo, inoltre, ostacola il ritorno venoso.All’esame oftalmoscopico, la papilla si presenta, nelle fasi iniziali, iperemica con un’elevazione dei bordi papillari e l’assenza della normale escavazione fisiologica. Negli stadi successivi, i vasi retinici descrivono una curva a gomito caratteristica a livello dei margini sollevati del bordo papillare, le vene sono congeste (non le arterie), con frequenti emorragie papillari e peripapillari. L’acuità visiva resta a lungo normale, mentre il campo visivo mostra un ingrandimento della macchia cieca. Una netta diminuzione dell’acuità si ha invece con il progressivo instaurarsi dell’atrofia ottica secondaria del nervo, preceduta da episodi di amaurosi transitoria.Tra le cause meno comuni di p., ricordiamo le trombosi della vena centrale della retina, i tumori o gli ascessi orbitali, le ostruzioni trombotiche del seno cavernoso, le ostruzioni mediastiniche (ostruzioni della vena cava superiore e compressioni dell’aorta ascendente), le ostruzioni intratoraciche (enfisema e cuore polmonare cronico), avvelenamenti metallici (arsenico, piombo), malattie sistemiche (ipertensione arteriosa, nefropatie), discrasie ematiche (anemie, porpora trombocitopenica, leucemie) e terapie corticosteroidee e antibiotiche (vedi
Ipertensione endocranica benigna, Pseudotumor cerebri).La diagnosi differenziale va posta con i quadri infiammatori (papillite), nei quali il disturbo visivo è presente e precoce (vedi
Neurite ottica).